
VACANZE
PITAGORICHE
2023
10. – 15.07.2023
VALLES, ALTO ADIGE


Vacanze Pitagoriche intendono presentare una visione della matematica come ponte di collegamento fra le due culture: la scientifica e l’umanistica. Sono intitolate al nome di Pitagora, perché fu lui a proporre per primo questa visione, dopo aver scoperto che gli stessi numeri potevano indicare i rapporti fisici tra le corde degli strumenti musicali, i rapporti armonici tra i suoni da esse prodotti e i rapporti astronomici tra i moti dei pianeti. In altre parole, Pitagora scoprì che la matematica costituiva una sorta di comune denominatore tra la fisica, la musica e l’astronomia.
Piergiorgio Odifreddi
IL RELATORE
Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, insegnato logica matematica presso l'Università di Torino e la Cornell University (Usa) e collaborato con La Stampa, Repubblica e Le Scienze.
Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri divulgativi più noti sono Le menzogne di Ulisse (2004) sulla logica, C'è spazio per tutti (2010) sulla geometria, e Il museo dei numeri (2013) sull'aritmetica.
È autore di best-seller che hanno diviso i lettori tra ammiratori e detrattori, quali Il Vangelo secondo la Scienza (1999), Il matematico impertinente (2005), Perché non possiamo essere cristiani (2007), Il dizionario della stupidità (2016) e La democrazia non esiste (2018).
Ha discusso a lungo di fede e ragione con Benedetto XVI, pubblicando con il papa emerito Caro papa teologo, caro matematico ateo (2013) e In cammino alla ricerca della verità (2022).
I suoi ultimi libri scientifici sono Il Dio della logica. Vita di Kurt Gödel (Longanesi, 2018), Il genio delle donne (Rizzoli, 2019), Ritratti dell’infinito (Rizzoli, 2020), Sorella scimmia, fratello verme (Rizzoli, 2021) e Pillole matematiche (Cortina, 2022).


IL PROGRAMMA
matematica e…
Nello spirito del suo ispiratore, le Vacanze Pitagoriche affronteranno ogni mattina, dalle 9 alle 12, un aspetto diverso della matematica e una sua diversa connessione con il mondo della cultura. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, di esplorare le montagne e le malghe intorno a Valles, nella cornice di un incontaminato paesaggio alpino. Dopo cena, sempre a titolo facoltativo, è previsto un momento di approfondimento o la visione di un film.
LUN | 10.07.2023 | 8.30
RITROVO
LUN | 10.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LE SORGENTI INDIANE
MAR | 11.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LE SORGENTI GRECHE
Non si capisce l’India, e se ne ha solo una visione molto parziale, se ci si ferma alla sua letteratura e alla sua arte, e si ignorano la sua scienza e la sua matematica. Quest’ultima, in particolare, è stata all’avanguardia nel mondo in almeno tre occasioni storiche. Agli inizi la geometria indiana fu sviluppata per fini rituali, legati alla costruzione degli altari vedici, e ben prima di Pitagora l'indiano Baudhayana conosceva già il famoso teorema sui triangoli rettangoli e l'irrazionalità della radice di 2. Verso la seconda metà del primo millennio gli Indiani inventarono in aritmetica lo zero, ignoto sia ai Greci che ai Romani. E nella seconda metà del Trecento il keralese Madhava scoprì in analisi le serie trigonometriche, che tre secoli più tardi avrebbero fatto in Europa la gloria di Newton e Leibniz.
Come sulla faccia visibile della cultura greca svettano l'Iliade e l'Odissea di Omero e i Dialoghi di Platone, così su quella nascosta si ergono maestose le prime sistemazioni della matematica e della logica occidentali: gli Elementi di Euclide e l'Organon di Aristotele. Che non sono soggettivi racconti di guerra o di viaggio, né personali opinioni etiche o morali, ma oggettive e impersonali descrizioni di precise scoperte, destinate a rimanere immutabili, e rimaste immutate, nel corso dei secoli. La cultura greca ha una faccia nascosta, come la Luna: è la faccia del razionalismo scientifico di Talete, Pitagora, Euclide, Archimede. Eratostene, Ipparco e Tolomeo. E il loro pensiero costituisce la vera radice della civiltà occidentale, oltre che il fondamento della tecnologia che domina la nostra vita.
MER | 12.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LE SORGENTI ISLAMICHE
La matematica moderna inizia con gli Arabi. Sono stati loro a definire teoricamente le funzioni trigonometriche, che pure erano già state usate praticamente dagli Egizi. In particolare, la prima tavola di tangenti è dovuta a al- Khwaritzmi, dal cui nome deriva il termine «algoritmo», e un trattato del quale ha dato origine all'algebra. La prima tavola di cotangenti è dovuta a Al-Mervazi, che veniva chiamato «il calcolatore». E nello stesso secolo al-Battani definì anche gli inversi di seno e coseno, chiamati rispettivamente cosecante e secante, completando così la lista delle sei funzioni trigonometriche. Ma il lascito più originale e duraturo della matematica araba è lo studio teorico e pratico della simmetria, documentato nelle piastrellazioni dell'Alambra, che hanno ispirato le opere moderne di Escher.
GIO | 13.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LA VETTA GALILEO
Per evitare di cadere negli stessi errori dei denigratori storici di Galileo (condannare senza conoscere, o conoscere senza capire), bisogna ripercorrere la strada che ha portato all'affermazione dell’eliocentrismo. E, soprattutto, bisogna leggere e rileggere le opere di Galileo (il Sidereus Nuncius, le Lettere copernicane, il Saggiatore, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e i Discorsi sopra due nuove scienze), sottolineando che non si tratta «solo» di scienza. Perché, come disse Italo Calvino, che di queste cose se ne intendeva, Galileo è stato «il più grande scrittore della letteratura italiana di tutti i tempi».
VEN | 14.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LA VETTA NEWTON
SAB | 15.07.2023 | 9.00 - 12.00
…LA VETTA EINSTEIN
Ultimo dei Caldei. Ossessionato alchimista. Paranoico pensatore, intollerante alle critiche. Profondo filosofo della Natura, per il quale la verità era figlia del silenzio e della meditazione. Nessuna di queste definizioni riesce, da sola, a dare l’idea della prodigiosa e multiforme attività di Isaac Newton. Per conoscerlo nella sua interezza bisogna rivolgersi, da un lato, all’uomo, con le sue asperità di carattere, e la vasta aneddotica fiorita intorno alla sua figura. E, dall'altro lato, allo scienziato e all’impressionante lavoro da lui compiuto, quasi sempre in perfetta solitudine, nei più svariati campi del sapere: l'ottica, l'analisi matematica, l'astronomia, la fisica, l'alchimia e la teologia.
Einstein è l'emblema dello scienziato moderno, ma la sua immagine mediatica non rende giustizia alla profondità delle sue idee scientifiche. Il suo nome è legato alla relatività, in due versioni: quella speciale del 1905, e quella generale del 1915. Ma la sua vera eredità risiede nelle applicazioni che egli stesso ne trasse a partire dal 1917, e che hanno forgiato l'immagine scientifica moderna dell'universo. Si devono a lui le idee fondamentali che ci permettono di capire come vediamo l'universo (le lenti gravitazionali), come esso evolve (il Big Bang e la costante cosmologica), cosa esso contiene (i buchi neri e le onde gravitazionali) e come ci si può muovere (i tunnel gravitazionali).
SAB | 15.07.2023 | 12.00
FINE CORSO
Località
VALLES - AREA VACANZE SCI & MALGHE RIO PUSTERIA
ISCRIZIONE

VACANZE PITAGORICHE 2023
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Costi di partecipazione:
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(Alloggio, trasporto, pasti ecc. NON inclusi)
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